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Archive for the ‘Editoria & New Media’ Category

“Io sto bene come uno che si sogna… io sto bene, che vergogna…”
(Giorgio Gaber, L’illogica allegria)


Gaber

Una pagina tratta dal libro "L'illogica Utopia" con le fotografie Olycom.

 

Alla Feltrinelli della Stazione Centrale di Milano, dal 3 Dicembre, la mostra fotografica dedicata a Giorgio Gaber realizzata da Guido Harari.

Il libro, L’illogica utopia (Chiarelettere), viene presentato dal fotografo e ripercorre tutta l’opera del Signor “G”, tra l’illogica allegria, il far finta di essere sani e la spinta utopica dei suoi testi, tra estrema sensibilità musicale e l’impegno proprio al teatro canzone.

Olycom è felice d’aver fotograficamente contribuito ad una più matura riconsiderazione della carriera dell’artista milanese.

Se questo post fosse musica sarebbe…

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Ci teniamo a proporre sul nostro blog un articolo di Michela Serri sui cambiamenti in corso nel mondo editoriale. Un passaggio che ricorda molto il passaggio tra la fotografia analogica e quella digitale:  l’avvento degli ‘iPad’, delle Apps e la consegunte diffusione degli e-books!
23/10/2010 – “L’ITALIA CHE LEGGE”

I colossi dell’ebook muovono i primi passi e ci si domanda se e quando ci sarà il sorpasso. Per ora un dossier
dimostra che il lettore digitale è anche quello che compra più libri

MIRELLA SERRI

Voltiamo pagina. Ovvero, come li sfogliamo Accabadora di Michela Murgia o La caduta dei giganti di Ken Follett? Li maneggiamo, li strapazziamo, li macchiamo con il caffè, alla maniera di sempre, oppure li sfioriamo solo fuggevolmente? In altri termini, versione virtuale o di carta? Siamo al bivio: sono circa 5 mila gli ebook che, proprio in questi giorni, vengono lanciati dalle nuove piattaforme digitali Edigita e Biblet: 1.500 i volumi (3.500 mila entro Natale) messi in rete dal gruppo a cui aderiscono Feltrinelli, Messaggerie Italiane, Gems e Rcs libri e 1.600 i titoli della mondadoriana Biblet. I colossi dell’ebook stanno muovendo i primi passi e le domande incalzano: ci sarà il sorpasso? E quando il sopravissuto in economica o con copertina cartonata sarà l’ultimo dei mohicani?

A offrir risposte sulla vita e sulla morte (eventuale) di tutti i volumi, tradizionali e new version, arriva adesso un’importante summa, un completo e aggiornatissimo dossier di Giovanni Solimine, L’Italia che legge, in uscita da Laterza (pp. 184, e 12).

Mettendo in correlazione le più recenti indagini di settore (dall’Istat al Censis all’Ipsos), lo studioso scopre gioie e dolori e tante contraddizioni di questa complicata evoluzione. E ci spiega anche che l’Indipendence day, il giorno in cui l’invasione delle nuove tecnologie segnerà il passaggio del testimone dalla stampa al lettore digitale, non è ancora giunto per niente.

Le ultime notizie dal fronte della nostra produzione libraria oggi segnano, infatti, molte novità: le aziende italiane sfornano tomi come panini e si collocano al settimo-ottavo posto nel mondo e al quarto-quinto in Europa. Il numero di titoli pubblicati per mille abitanti non è molto diverso da quello di altri paesi del vecchio continente. E le nostre case editrici si posizionano in uno spazio intermedio tra Spagna e Regno Unito (che usufruiscono, però, di ben altre loro aree di diffusione linguistica).

Insomma, l’Italia è diventata un colosso del libro. Allora, di cosa ci lamentiamo? «E’ un gigante con i piedi d’argilla. Siamo la nazione dei paradossi – osserva Solimine -. Il fenomeno editoriale, per numero di libri pubblicati e pure di libri letti, ha dimensioni ragguardevoli. Ma si regge su basi molto fragili. Pochi editori – con il gruppo leader Mondadori, seguito da Rcs, Longanesi e Feltrinelli – e pochi lettori si danno da fare per coprire gran parte del mercato italiano».

I lettori forti – quelli che divorano almeno un libro al mese – oggi si stanno avvicinando al traguardo dei 4 milioni. Sono i pilastri di un Partenone di cultura che poggia sulle loro sole spalle di consumatori della metà dei libri venduti. Questi buongustai della carta stampata, altra singolarità in un momento di fragilità economica, sono in aumento: nel corso dell’ultimo anno l’esercito dei «deboli» ha conosciuto una flessione e la pattuglia dei «forti» o mangiatori a quattro ganasce, ha fatto un balzo: dal 13,2 al 15,2 per cento.

Un colosso all’italiana, l’editoria libraria, a cui basta poco per fare un passo indietro. I tomi attualmente in commercio sono 650 mila e le più attive forchette al desco del libro, come da tempo è noto, sono le donne (legge il 51,6 per cento di signore e signorine e solo il 38,2 per cento degli uomini). Ora registrano un altro primato: sono le più determinate e solo dopo i 60 anni diminuiscono la loro quotidiana razione di lettura. Mentre per i fragili maschi il sorpasso dei non lettori avviene prestissimo, prima dei 20 anni. Cosa influenza le scelte dei consumatori? Per anni i critici, gli specialisti, i cosiddetti addetti ai lavori (o ai livori?) hanno sollevato dubbi sull’efficacia dei premi letterari. Ora è certo: molti riconoscimenti, osserva Solimine, non smuovono il mercato, il Viareggio, per esempio, fa fare il salto della quaglia. Ma lo Strega, invece, trasforma autori e libri in giraffe nella savana: come Margaret Mazzantini che, con Non ti muovere, dopo aver vinto la gara, in un battibaleno è arrivata a 400 mila copie. O come Paolo Giordano che, con La solitudine dei numeri primi, dopo l’incoronazione, era approdato a 600 mila, poi a un milione di copie (quelli che non hanno libri adatti a un ampio pubblico si devono accontentare di un incremento di 20-30 mila copie).

Qual è la regione italiana dove si legge di più? In Piemonte c’è un piccolo-grande esercito di oltre 2 milioni che si divora almeno un libro l’anno (52,3 per cento nel 2009), i lettori sono costituiti da 3 residenti su 4 e rappresentano il 75,3 per cento di tutti coloro che hanno superato i 10 anni. I degustatori di carta stampata che, nel 1985, erano il 44 per cento, hanno avuto un tasso di crescita maggiore della media nazionale.

All’origine di tanta dedizione? L’attenzione – ecco un’ altra sorpresa – viene stimolata da manifestazioni, meeting, raduni: dalla Fiera del libro di Torino a Portici di Carta a incontri come quelli di Cuneo,Verbania, Asti, Biella. Questo avviene anche in gran parte della penisola (soprattutto al centro-nord), che si connota come il paese che ha più appuntamenti culturali d’Europa.

L’identikit del lettore «forte» italiano è assai speciale: legge più libri chi pratica una «dieta» ricca di alimenti, dove proteine, carboidrati e vitamine sono costituiti da internet, film, dibattiti, conferenze, giornali. Quelli che, invece, sono inappetenti in tutti questi settori del consumo culturale e dell’informazione non si dedicano nemmeno alla pagina scritta. Anche tra i più giovani, contro tutte le aspettative, leggono maggiormente quelli che smanettano di più, sentono musica o vedono la tivù (non più di 3 ore al giorno, però).

Piatto ricco mi ci ficco: è il leit motiv del lettore nostrano e, in questo ipercalorico menù, arriva l’ebook, pronto ad affiancare, a collaborare ma non a soppiantare i volumi più tradizionali. Per il day after, per un universo di soli lettori digitali, con cimiteri di carta strappata, discariche di tomi defenestrati e stipati lacero-contusi in fila e in pila per finire al macero, ci sarà ancora parecchio da aspettare. Per il momento carta resiste, conta e canta.

Se questo post fosse musica sarebbe..

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“Tra i nostri contenuti multimediali, in particolare, scommetteremo sempre più sui video. La parola scritta può essere facilmente ripresa e riutilizzata dai siti che aggregano informazioni da altri portali. E’ un genere di plagio autorizzato in nome di un uso ragionevole della notizia. Ma se qualcuno copia uno dei vostri video vi potete legalmente opporre”

Questo quanto dichiarato ieri alla luce del primo bilancio positivo dallo scorso giugno, data di avvio del sistema premium/ a pagamento degli articoli sul web.

 

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E’ già un piacere scorrere il solo catalogo che l’Editore Giunti ha dedicato a mondo della Cucina e dell’Enogastronomia. Figuriamoci, quindi, aver il tempo di leggerli, di possederli, di sperimentarli nella nostra cucina.
Da quel capolavoro, anche letterario, che è L’Artusi sino alla Cucina delle più lontane latitudini; ricettari di grandi cuochi, contaminazioni fusion, gli abbinamenti, i segreti dell’enologia, ricette veloci, tradizionali ed insolite, la salute  e la golosità, i nuovi stili,  cucchiai di tutti i colori, l’arte e le tecniche della cottura e della conservazione, i trucchi per diventare un buon cuoco, le tradizioni e le feste.
Una così grande ricchezza tematica e di suggerimenti entro una cornice iconografica d’altissimo livello, alla quale Olycom e Stockfood sono fieri di poter quotidianamente  contribuire.

 

[Marco Sannella / Olycom]

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E’ nelle edicole una nuova monografia dedicata alla stra-amata Vespa. Olycom ha partecipato al progetto con le immagini storiche Publifoto.

Cento pagine edite da Grandi Motori “La Vespa, mito intramontabile” che ripercorrono la storia della Vespa dagli anni ’50 a oggi: cinema, costume, pubblicità, società e le schede tecniche di 16 modelli.

Le migliori immagini della storia italiana affiancate al marchio che ha fatto del ‘made in Italy’ un vanto per l’Italia.

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A cent’anni dalla scomparsa del grande della letteratura russa, Adelphi pubblica nel 2010 la ricostruzione della morte di Tolstoj, che Vladimir Pozner approntò nel 1935.

Tolstoj braccato dalla stampa fu la prima morte in diretta della storia, una morte seguita dai mezzi di comunicazione a livello mondiale attraverso giornalisti che si fiondarono da tutta la Russia nella remota e isolatissima Astàpovo.

Pozner mette al centro del suo testo il lavoro dei giornalisti e dei reporter – «In mancanza di fatti, rimpolpa le descrizione», ordina un caporedattore all’inviato del suo giornale – dà perfettamente conto della valenza mediatica di questa morte. Il pubblico di allora pretese di partecipare all’evento mediatico: chi scrivendo consigli medici, chi inviando le ricette della nonna, tutti che volevano sapere, intervenire, discutere.

Visti i tempi, niente di più contemporaneo!

Guarda la gallery di Olycom dedicata alle immagini dello scrittore, tra le quali alcune dell’agenzia russa Itar-Tass, una vera novità per il mercato delle immagini europeo!

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Con l’uscita di Ottobre 2010 (Cover Stockfood/Olycom) il Magazine di Food, “La Cucina del Corriere della Sera”,  compie il suo primo anno di vita.

Innovativa e raffinata nella grafica, nei cromatismi, nella carta, nella scelta iconografica, affascinante e puntuale nei percorsi gastronomici, tra cucina tradizionale e d’avanguardia, tra ricette stagionali e regionali, tra scuola di cucina e di degustazione.

Grazie a supplementari divagazioni di contorno, questo prodotto editoriale va oltre il notevole ricettario proposto ed amplia considerevolmente il piacere del gusto e la nostra cultura alimentare.

Il successo d’esordio non poteva che consolidarsi nel corso dell’anno. Olycom è fiera d aver dato il suo contributo alla qualità del successo di questo progetto.

[Marco Sannella / Olycom]

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L’idea è quella di Jimmy Lay, fondatore della Next Media Animation, un’azienda con sede a Taiwan, che ricrea le vicende d’attualità in 3D.

“Quando c’è un omicidio, in Tv al massimo vediamo un cadavere – racconta Lai – ma mai i delitti” ma, da oggi è possibile ricostruirli grazie ai cartoni animati.

La ricostruzione dell’incidente del campione di golf Tiger Woods malmenato dalla moglie,  la morte di Michael Jackson, fino all’animazione dedicata allo scandalo escort che ha coinvolto Berlusconi, hanno fatto il giro del mondo.

E’ come guardare un video game ma sono notizie:

http://blog.nma.com.tw/

http://nma.com.tw/

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Leer està de moda

[Marco Sannella / Olycom]

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Con il film di Michele Placido “Vallanzasca- Gli angeli del male” ed il libro edito da Baldini Castoldi Dalai “L’ultima Fuga” (Copertina Publifoto/Olycom!!),  si torna a parlare delle imprese criminali dell’ex-boss della Comasina.

Condannato a due ergastoli e 260 anni di reclusione per una serie di delitti, per rapine e sequestri di persona, il “Bel René” sembra non perdere il suo fascino, anzi sembra entrare tra le icone dei tormentati anni settanta.

Infuria la polemica, dopo il rifiuto dei diritti del libro da parte, dell’Associazione Vittime del Dovere. Anzi il Presidente lamenta tutta l’operazione mediatica come un’inammissibile operazione di riscrittura di una vicenda che riguarda solo spietati assassini.

(Marco Sannella/Olycom)

Se questo post fosse musica, sarebbe . .

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