Immagina che non ci sia un paradiso…nessun inferno sotto di noi..
Immagina tutta la gente che vive nel presente..
Immagina che non ci siano nazioni…
Immagina tutta la gente che vive la propria vita in pace..
Qualcuno potrebbe dire che sono un sognatore..
ma non sono il solo..
e spero che un giorno vi aggiungerete a noi..
In tutta la parabola della cultura rock non c’è stata un’esistenza clamorosa e simbolica come quella di Lennon, il più sconcertante e profondo dei poeti musicali degli anni ’60 e ’70.
Nato povero alla periferia industriale di Liverpool, in una notte segnata dai bombardamenti della Lutwaffe, nell’ottobre del 1940. Cresciuto senza padre e senza madre. Un giorno incontra un ragazzo di nome Paul McCartney; insieme danno vita al più significativo fenomeno musicale degli anni recenti. E già nei Beatles troviamo il segno caratteristico di Lennon: la capacità di inventare strutture musicali inedite, nuovi suoni e nuove forme, la sperimentazione di forme testuali che solo Dylan aveva tentato, un originale avanguardia artistica messa felicemente al servizio della semplicità e del gusto popolare. Il percorso si fa via via alchemico e psichedelico. Il power flower, Timothy Leary, l’oriente, l’arte più audace e l’irresistibile richiamo a spegnere la mente, a galleggiare sulla corrente, la pace, il sovversivo ed il surreale. I Beatles si sciolgono e Lennon radicalizza il suo temperamento anarchico e rivoluzionario. Realizza dischi impossibili ed in anticipo su tutto. E’ l’epoca della working class hero, della militanza politica, della metabolizzazione di amore e poesia.
L’assassinio avvenne sulla porta di casa, a Manhattan, nello stesso palazzo in cui Roman Polanski ambientò Rosemary’s Baby.
Esce per Baldini Castoldi Dalai la biografia scritta dall’amico e giornalista Larry Kane: John Lennon – La vera storia di un genio frainteso (copertina Rex/Olycom)
Su Olycom.it le migliori immagini di John Lennon
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