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Posts Tagged ‘New York Times’

Kathy Ryan è convinta che la fotografia possa assumere nuove forme e identità in una commistione di generi e contenuti: “quando scambio le assegnazioni, portando il fotografo documentario in contatto con Hollywood o quello artistico nella storia di guerra, accade qualcosa di magico, occhi freschi vedono cose nuove e i lettori, già bombardati da immagini, ricevono come una scossa.

Per il photo editor del NYT la fotografia sui giornali deve illustrare, provocare e informare al contempo: catalizzare lo sguardo del lettore con un punto di vista inedito su temi già noti.

La parola magica è innovare, spaziando dal mitico pioniere della fotografia al giovane sconosciuto. Per scovare talenti Ryan legge Blind Spot, Aperture, Foam Magazine e Eyemagazine. Monitora blog eccellenti tra i quali The Year in Picture di James Danzinger, Conscientious di Joerg Colberg, iheartphotograph e tinyvices di Tim Barbero.

Quest’estate la attendono a Losanna per un simposio al Musée de l’Elysee, dove visiterà la mostra ‘reGeneration’, una panoramica del lavoro di 80 studenti di fotografia provenienti da tutto il mondo. Da non perdere, parola di Kathy Ryan!

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Fine del web gratis?  Sempre più editori si muovono perché l’era del ‘tutto gratis su Internet’ arrivi al capolinea.

Il New York Times, il quotiano online più visitato al mondo (primato sul web che vale 20 milioni di utenti unici) dopo essere stato costretto a ipotecare parte del proprio grattacielo a Manhattan, tenta ora di correre al riparo cercando altre fonti di guadagno. Dopo 5 anni dall’ultimo tentativo infatti, il NYT  sta programmando di mettere di nuovo a pagamento le notizie sul web. L’ipotesi annunciata è quella di una sorta di tassametro per l’accesso agli articoli distribuiti in formato digitale che in modo graduale scatterà a partire da gennaio 2011. Il tutto realizzato con un alleato-chiave: il misterioso “tablet” che Apple presenterà il 27 gennaio prossimo.

In questo momento nel mercato delle news i modelli di vendita delle informazioni online sono due:

IL MODELLO del WALL STREET JOURNAL:  Il quotidiano di Murdoch prevede che chi non è abbonato possa leggere solo poche righe per articolo. Solo gli abbonati hanno accesso a tutto pagando 1,99 dollari alla settimana.

IL MODELLO del FINANCIAL TIMES:  Segue un modello a tassametro.  Solo dieci notizie al mese sono gratuite, dopo di che scatta la richiesta di pagamento. Si pagano 6,99 sterline alla settimana per navigare il sito, 5 anni di archivio e tutte le rubriche.

Altri invece promuovono la diffusione gratuita dei contenuti online:

THE GUARDIAN:  Il sito è gratuito ma l’applicazione iPhone costa invece 2,99 sterline.

TELEGRAPH: Il quotidiano britannico ha ‘fuso’ insieme redazione cartacea e online ed è ora un colosso multimediale.

Il 2009 è stato l’anno nero per l’editoria USA, il volume di carta stampata è calato del 43% negli ultimi 5 anni. Le entrate pubblicitarie sono passate, dai 47 milioni di dollari del 2002 a poco più di 30 lo scorso anno.  Il Times spera di imporre come standard del settore giornalistico il proprio modello di vendita delle informazioni e la domanda a questo punto sorge spontanea:

Il pubblico sarà disposto ad aprire automaticamente il portafoglio? Voi che ne pensate?

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